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I 5 Stelle “cacano ‘o cazz” !!!

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A combattere l’arroganza del Pd e di De Luca abbiamo i nostri sette consiglieri regionali campani che per la prima volta in quella Regione stanno facendo OPPOSIZIONE.
Valeria Ciarambino e gli altri 6 eletti del MoVimento Cinque Stelle Campania stanno mettendo in seria difficoltà la Giunta De Luca.

In una telefonata i cui contenuti son stati diffusi ieri ascoltiamo il Vice Presidente della Regione che sgrida il suo capogruppo, colpevole di aver assecondato la nostra richiesta di chiarimenti sulle vicende giudiziarie che stanno coinvolgendo il governatore: “Ne Mario – ha detto al presidente dei consiglieri regionali dem – tu nun puo’ ffa’ na cosa e chesta a Enzo De Luca. Tu si’ o capogruppo, ne’ Mario…“, ha urlato il vice di De Luca al presidente del gruppo regionale Pd, che sembrava incline a una discussione, come chiede la minoranza dem e l’opposizione “Nun ppo ffa’ chest, co’ e’ Cing stelle ca cacano o cazz!
Traduzione dal dialetto salernitano ad italiano: “Mario, non puoi fare una cosa del genere a Vincenzo De Luca. Tu sei il capogruppo, non puoi fare questo, con il Movimento 5 Stelle che ci sta rompendo le scatole!“.
È fantastico: noi ne usciamo sempre alla grande. Sono veramente orgoglioso di appartenere a questa comunità di persone perbene.
La loro arroganza gli sarà letale. La Campania torni subito al voto!

Luigi Di Maio

SOLO FATTI !!!

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Insegnanti e alunni che si improvvisano muratori o imbianchini. Avvocati, poliziotti, richiedenti asilo che diventano angeli del fango. Contadini che diventano soccorritori. Associazioni che ristrutturano scuole. Questo è lo Stato, i cittadini della Provincia di Benevento che si scorciano le maniche per sopperire alla latitanza del Governo Renzi.

I nostri consiglieri regionali oggi hanno fatto la cosa meno eclatante di tutte, hanno fatto soltanto il loro dovere: tramutare le parole in fatti. E per questo sono orgoglioso di loro.
Se dici che stai dalla parte dei più deboli, non puoi assistere ai fatti della provincia di Benevento intascando stipendi da 15 mila euro. O spendendo milioni di euro in auto blu o voli di Stato, perchè non sei credibile.

Non è solo una questione di impegni elettorali, ma di fiducia nelle istituzioni. Quando i ragazzi di questa scuola avranno di nuovo i loro banchi, quando accenderanno di nuovo i loro computer – per studiare grafica 3d, informatica e programmazione – sapranno che quelle strumentazioni sono state acquistate con i soldi di un politico che si è tagliato lo stipendio.
E ricominceranno ad avere fiducia nelle istituzioni.
Anche oggi abbiamo dimostrato che ci si può fidare del Movimento 5 Stelle.

In Italia ci sono circa 900 consiglieri regionali e circa 600 di questi sono nell’area politica del Pd.
Noi in 4 mesi con 7 consiglieri regionali che si sono tagliati lo stipendio, abbiamo messo insieme 105.000 euro. Se quelli del Pd avessero fatto lo stesso in 4 mesi avrebbero restituito circa 10 milioni di euro.
Per non parlare del passato. Quante scuole si sarebbero potute mettere in sicurezza se avessero fatto tutti così negli ultimi venti anni?

I 9 miliardi di euro promessi per il dissesto idrogeologico non sono mai stati erogati, e oltre al danno la beffa: mentre Benevento affogava, quelli del Pd in Senato si stavano votando la legge Boccadutri per intascarsi 45 milioni di euro e nelle stesse ore l’Ethiad stava inviando il nuovo aereo blu alla Presidenza del Consiglio dei ministri che ci è costato 175 milioni di euro.
In regione Campania invece, il Presidente De Luca chiede addirittura di aumentare lo stipendio dei consiglieri regionali perché “sono sottopagati” a suo dire…

Ora la battaglia si sposta in Parlamento. Dopo questo gesto non potranno ignorarci, sarebbe un autogol clamoroso. Da lunedì ci batteremo per far arrivare ai cittadini delle aree colpite da alluvioni, tutti i soldi che gli spettano.
Le persone non ne possono più di parole.
E’ con i fatti che si riconquista la loro fiducia.

Luigi Di Maio

#labatostabuona

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Qualche dato. In un anno il Pd di Renzi ha perso 2 milioni di voti. In un anno il gradimento degli italiani nei confronti di Renzi (fonte Pagnoncelli Ipsos) è passato dal 70% al 37,8%. E in un anno, in Veneto, Ladylike Golden Gol Moretti è riuscita a passare dal 37.5% al 16.7% Un trionfo senza precedenti. E tutto questo nonostante un’informazione troppo spesso celebrante e asservita. C’mon Matteo, continua così. ‪#‎labatostabuona‬ (Andrea Scanzi)

 

Le elezioni di domenica hanno segnato un netto ridimensionamento del “Premier appoggiato da Nessuno”, Matteo Renzi. Dopo i trionfalismi delle Europee e le mezze battute d’arresto della prima tappa delle Regionali (con centinaia di migliaia di voti persi) arriva un altro dato inequivocabile: il PD è ridotto ai minimi termini.

Percentuali inferiori anche a quelle che il povero Bersani riusciva a mettere insieme, in grado di ottenere risultati solo se corroborate da vagoni di listine e listarelle dall 1,5%, magari zeppe di personaggi poco raccomandabili e molto raccomandati.

E’ questo il “Partito della Nazione”?
Non mi stupisce la precipitosa marcia indietro a favore di un suo “ricostruiamo il PD”. La vedo dura, come vedo difficile la “ricostruzione” della reputazione di un “bamboccione” un po’ gradasso, diventato Premier prima ancora che adulto.

Scommettiamo che adesso correrà ai ripari anche con l’Italicum, per evitare che il Movimento Cinque Stelle gli mostri cosa significa presentarsi con UNA sola forza politica, a viso aperto, senza fare inciuci con altri, facendo UNA sola proposta chiara?

Stai sempre più sereno, Matteo.

Carla Ruocco

ANDIAMO AVANTI, ANDREMO SEMPRE MEGLIO !!!

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“In queste elezioni regionali, il Movimento 5 Stelle ha compiuto un’impresa storica. Siamo ora la seconda forza politica del Paese a pochi punti dal Pd, che nonostante i rimborsi elettorali, le macchine di partito, i 200 candidati in ogni regione, ha ottenuto un risultato peggiore di quello di Bersani nel 2013: il 23%.
In questo momento andrebbe messa in evidenza la vittoria dei temi non delle persone o delle strategie. I cittadini hanno deciso di sostenere il MoVimento perché anche in Italia si sta affrontando finalmente il tema del Reddito di Cittadinanza, dell’abolizione di Equitalia, della difesa dei piccoli e medi imprenditori. Se le persone credono in questo progetto, è anche perché c’è una forza politica che ha rinunciato ai finanziamenti elettorali, pari a 42 milioni di euro, scelto di abolire tutti i suoi privilegi e di destinare i proventi derivanti dal taglio degli stipendi, delle auto blu, dei vitalizi e delle pensioni, ad un fondo di microcredito per creare nuove imprese. Siamo gli unici credibili.

Ritengo surreale che da giorni si parli dell’ipotesi di un MoVimento senza Grillo o del fatto che si vogliano fare accordi per le poltrone nelle Regioni dove siamo appena entrati.
Lo dico una volta sola: per me questo MoVimento non può esistere senza Beppe Grillo e le alleanze si sono sempre fatte sui temi, non sugli assessorati. Se vorranno votare le nostre leggi ci farà piacere, se saranno buone, voteremo quelle loro.
Noi non siamo la stampella del Pd, ma l’alternativa ai partiti di destra e di sinistra. Quelli che fingono di combattersi nei talk show, ma sono sempre pronti a mettersi insieme per ottenere posizioni di potere: vedi Salvini che si allea con Alfano in Liguria e Lombardia.
Il M5S è una comunità di persone che cresce intorno ai temi, non intorno al leaderismo. Le ammucchiate non ci interessano. Siamo sempre stati coerenti su questo, e con il risultato di queste elezioni i cittadini ci chiedono di andare avanti proprio in questa direzione.
Andremo al Governo, è questione di tempo. Intanto costringiamoli ad approvare il Reddito di Cittadinanza in Parlamento e cambiamo questo Paese una volta e per tutte.”

Luigi Di Maio