Renzi ci ha risposto sul Reddito di cittadinanza. Dopo mesi di latitanza abbiamo preteso una sua presa di posizione chiara sulla nostra proposta.
Ebbene, oggi Renzi ha detto NO al Reddito di cittadinanza.
Renzi sostiene che per combattere la povertà, la strada più percorribile sia l’aumento dell’occupazione.
Tuttavia il suo è un evidente depistaggio perché:
1 – Come dichiara l’Istat e concordano tutti gli esperti, il reddito di cittadinanza rilancerebbe l’economia -per la ripartenza di consumi altrimenti impediti-, e quindi anche le imprese che ricomincerebbero ad assumere….
2 – Il Reddito di cittadinanza ed il percorso per ottenerlo è strettamente collegato alla ricerca del lavoro, tant’è che vien concesso solo se si accetta di lavorare almeno 8 ore a settimana per la comunità di appartenenza o se si èimpegnati in attività formative.
3 – Renzi sostiene che non ci sia bisogno del Reddito di cittadinanza da noi proposto perché l’occupazione sta crescendo! Peccato che il tasso dei giovani disoccupati dai 15 ai 24 anni è risalito al 40,7% e l’incremento degli occupati dipende in gran parte dall’attivazione di nuovi contratti a termine, non stabili.
4 – Renzi forse non sa che oggi, anche lavorando, si scivola nel baratro della povertà poiché i salari e gli stipendi netti subiscono dinamiche al ribasso indotte dall’eccesso di domanda di lavoro rispetto all’offerta.
Cari italiani, l’unica speranza che resta per ridare dignità al Paese istituendo anche noi un Reddito di cittadinanza è quella di un Governo 5 Stelle, mandando a casa chi sostiene che non ce ne sia bisogno.
Nicola Morra